Anga: ‘L’Ue non ci presta abbastanza attenzione’
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«Il futuro dell’agricoltura italiana merita attenzione, perché riguarda tutto il Paese». Lo ha detto Nicola Motolese (nella foto), presidente di Anga (l’associazione dei giovani agricoltori aderente a Confagricoltura), concludendo a Montenero di Bisaccia il convegno organizzato da Anga Molise ‘La riforma della Pac e il ruolo delle organizzazioni dei produttori e degli organismi interprofessionali‘.
Questi i punti salienti del discorso di Motolese: «La nuova politica agricola deve compiere scelte precise per lo sviluppo, mostrando maggiore attenzione ai giovani. Occorre iniziare a parlare con il linguaggio dello sviluppo e della competitività. È arrivato il tempo di decidere se l’Europa (e l’Italia) meritano un’agricoltura vivace, sviluppata, trainante verso la crescita economica, oppure legata a stereotipi romantici e completamente superati dai tempi».
«L’Unione europea dovrebbe tracciare, attraverso la politica agricola, semplici linee di sviluppo per il nostro settore e, con coraggio, puntare sui giovani, offrendo opportunità e strumenti per crescere. In questo senso, il 2% dedicato agli ‘under 40’, nel I° pilastro, ci sembra poco, ad esempio rispetto al 30% rivolto al greening».
«Abbiamo una popolazione mondiale in crescita continua e, in questa fase di crisi economica, l’agricoltura con la sua funzione anticiclica è una risorsa che potrebbe costituire un’opportunità per tanti giovani. Perché allora non programmare un futuro concreto per il settore? Assistiamo, invece, a scelte europee da equilibristi: da un lato si spronano i giovani a insediarsi, dall’altro (come nel caso dei recenti accordi di libero scambio con il Marocco) si sceglie di penalizzare la nostra agricoltura».
Fonte: comunicato stampa Anga-Confagricoltura