Arriva il servizio civile agricolo, si parte con 1000 giovani

servizio civile agricolo

Diventa realtà il servizio civile agricolo. Mille giovani, in questa prima fase sperimentale, potranno partecipare ai progetti che gli enti interessati ad arruolare i ragazzi possono presentare dal 2 ottobre, quando è stato pubblicato l’avviso, fino alla scadenza del 28 novembre.

Il progetto, frutto di un protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre dai due ministri, prevede una prima sperimentazione per 1.000 giovani dai 18 ai 28 anni, con un investimento iniziale di circa 7 milioni di euro messi a disposizione dai due dicasteri, e si va ad aggiungere ad altre progettualità avviate negli ultimi anni in ambito digitale e ambientale.

Gli enti potranno presentare i loro progetti spaziando in vari ambiti dell’agricoltura e delle realtà rurali, prevedendo attività di assistenza e terapeutiche rivolte a persone con disabilità o altri soggetti fragili, offrendo servizi, anche di tipo educativo o ricreativo, per bambini o ragazzi, oppure attuando iniziative di conoscenza, promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari del made in Italy, fino alla conoscenza e promozione dei corretti stili di vita alimentari, anche per prevenire e contrastare i disturbi legati all’alimentazione o per ridurre lo spreco alimentare e valorizzare l’economia circolare. Sarà inoltre possibile attuare iniziative di promozione e sviluppo del coworking rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare quello forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole, in particolare quelle giovanili.

“Per la prima volta i giovani potranno servire la patria con una attività di valore agricolo”, ha commentato il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. “Sarà un anno a spese dello Stato, che vuole valorizzare questa attività. Il servizio civile permette a molti ragazzi di fare esperienza in tanti mondi, in agricoltura mancava questo tipo di propulsione e noi l’abbiamo voluta codificare, creando un asset specifico che permetterà ai giovani di svolgere attività in progetti che verranno disciplinati dal ministero delle Politiche giovanili al quale abbiamo conferito delle risorse”.

Aggiunge il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: “Il servizio civile agricolo rappresenta una nuova e affascinante opportunità per i giovani. Investire concretamente e con convinzione sui ragazzi tramite il servizio civile universale, significa rafforzare uno strumento di promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, riconoscere l’importanza della generosità sociale e nel contempo valorizzare il ruolo della politica attiva giovanile in Italia. Il servizio civile universale è un investimento sulle competenze dei giovani e sul loro futuro-presente, che si qualifica ulteriormente grazie alla riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici, che abbiamo istituito per legge, dedicati a chi ha fatto questa esperienza”.

Agrinotizie


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